Non sempre si riesce a scovare una perfetta corrispondenza tra vino e filosofia aziendale. Durante la degustazione del Chiaretto Valtènesi Le Sincette, invece, abbiamo ritrovato in tutto e per tutto i valori della Biodinamica portati avanti dalla cantina. Una sinergia talmente forte tra idea e gusto tanto da percepirla quasi ad occhi chiusi e a bottiglia coperta.
La zona di produzione
Questa suggestiva azienda agricola si trova a Polpenazze del Garda in località Picedo, nella zona chiamata Valtenesi, una zona collinare di origine morenica situata sulle sponde bresciane del Lago di Garda.
Qui le viti crescono coccolate da un clima mite frutto della vicinanza al Lago, il quale a sua volta è incastonato fra le Alpi. Questo duplice influsso dà vita a inverni miti, fresche estati e forti venti, di conseguenza una notevole escursione termica, ideale per la perfetta crescita della vegetazioni.
Da questo punto di vista, trova un confort ideale la vite sotto forma di tante varietà anche internazionali, ma certamente la tipologia che maggiormente s’esprime e si esalta a livello enologico è senza dubbio il Groppello Gentile, vitigno autoctono della zona.
Quest’uva a maturazione tardiva e di conseguenza dall’alta componente acida è ideale nella produzione di vini rosa, il vino di una notte, come il Chiaretto Valtènesi Le Sincette che abbiamo degustato.
Cantina Le Sincette
La prima impressione che si ha quando si arriva alla cantina Le Sincette è quella di entrare in un luogo incontaminato dove tutta la natura sembra respirare in sintonia con il territorio.
E, in effetti, questa prima impressione è il risultato di una filosofia chiara e precisa: la Biodinamica. Una filosofia che non è solo alla base della produzione enologica, ma anche pilastro nella vita dei produttori. Come raccontatoci durante la nostra visita in cantina da Andrea Brunori, responsabile dell’azienda, non è possibile parlare di biodinamica se prima non si è effettuato un personale percorso interno.
Un percorso intrapreso a partire dal 1997 dopo 19 anni di “rodaggio”. La storia di questa cantina parte, infatti, nel 1978, quando la famiglia Brunori decide di acquistare e ristrutturare il fabbricato rurale (attuale sede aziendale) costruendo la cantina interrata sul lato nord della casa per preservare l’antica architettura del casolare.
L’attenzione al terroir inteso come legame tra suolo, clima, vigna e uomo da sempre, però, contraddistingue l’azienda e quindi matura ben presto la necessità di applicare rigorosamente questa mentalità. Dal 1997 l’azienda inizia ad applicare i principi della biodinamica.
Una filosofia che prevede, oltre all’esclusione di tutti gli elementi chimici, la protezione del territorio estesa a tutte le forme di vita e l’uso esclusivo di lieviti indigeni.
Nel 2008 Le Sincette ottiene la certificazione IMC di agricoltura biologica mentre nel 2011, si corona il sogno biodinamico con la certificazione Demeter. L’anno seguente arriva la certificazione biologica EU.
Un percorso che continua tutt’oggi e che è in continua espansione e innovazione: l’utilizzo di anfore in terracotta, le barriques per la fermentazione e l’affinamento del Chiaretto, sono alcuni dei passaggi di una viticoltura sempre più sperimentale e assolutamente rispettosa della natura. La nascita, quest’anno, del vino “Biodinamico”, fuori da tutti i disciplinari, sta ad evidenziare il forte credo dell’azienda rispetto all’agricoltura biodinamica.
Chiaretto Valtènesi – Certificato Demeter
L’azienda, come detto, nel 2011 ha ricevuto la certificazione Demeter. Ma cos’è nello specifico? Demeter è l’unico ente internazionale per i marchi che aderiscono all’agricoltura biodinamica; la certificazione prevede che tutto ciò che fa parte dell’azienda segua questa filosofia.
Questo ci riconduce alle parole di Andrea, per fare biodinamico non basta seguire le ferree linee guida dell’associazione, bisogna sposare in tutto e per tutto, anche nella vita personale, i valori che ne stanno alla base.
Non è solo eliminazione degli elementi chimici nella produzione del vino, ma è molto di più. E’ conoscenza e rispetto profondo della natura e del pianeta cosicché da favorire una cosciente utilizzazione delle forze della natura.
Non a caso, il logo della cantina riprende le fasi lunari che scandiscono le operazioni in vigna e in cantina e la straordinaria etichetta, realizzata dall’illustratore Jean Blanchaert, rappresenta l’insieme di tutti gli elementi naturali e non che costituiscono l’ecosistema dell’azienda Le Sincette.
Chiaretto Valtènesi – Annata 2019, 12,5% vol
Colore: rosa tenue, tendente al salmone chiaro
Profumo: la percezione olfattiva è elegante e delicata. Le note floreali più tenui si legano a quelle fruttate più intense, come pesca e banana oltre ad una componente più evoluta di nocciola.
Gusto: al palato il vino entra in modo fine e morbido. La freschezza data dalla buona acidità e, soprattutto, dalla spiccata sapidità, rendono la beva molto lunga e piacevole. Le leggere note ammandorlate già percepite all’olfatto si riscontrano anche in bocca lasciando un retrogusto complesso e intrigante.
La filosofia nel bicchiere. Un vino (bio) dinamico. Ogni sorso di Chiaretto regala sensazioni diverse. una volta si percepisce di più la componente fruttata tipica del vitigno autoctono Groppello, un’altra la parte più evoluta dovuta alla fermentazione e all’affinamento in barriques. Quel che è sempre presente è l’incredibile sapidità, frutto del terreno della Valtènesi e certificazione dello stretto legame tra suolo-clima-vigna-uomo.
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