Abbiamo degustato lo spumante Talento Pas Dsoè dell’azienda Peri Bigogno. Un Metodo Classico Millesimato degno della menzione che porta… un vero Talento!
La zona di produzione
L’azienda Peri Bigogno si trova a Castenedolo, comune in provincia di Brescia. Un territorio meno conosciuto rispetto alla Franciacorta o alla Valtènesi, ma che ha alle spalle un lunga tradizione vitivinicola.
Il motivo di questa vocazione è data dalla conformazione del terreno. Castenedolo, infatti, si trova su una delle colline moreniche facenti parte del gruppo dell’anfiteatro morenico del Lago di Garda ed è l’ultima collina, o come piace chiamarla ad Andrea Peri, l’ultima “terrazza” prima della pianura padana. Una striscia di territorio corrispondente alle famose terre emerse: un tempo era costa, oggi, dopo lo scioglimento dei ghiacciai, è diventata valle.
Quel che, però, è importante per la coltivazione dell’uva sono i materiali presenti nel terreno, derivanti, appunto, da questi fenomeni naturali millenari. Si tratta di una composizione di terreno mista: un fondo argilloso, minerale e calcareo con sedimenti provenienti dalle glaciazioni dolomitiche.
Una zona, dunque, ideale per la coltivazione della vite. Da una parte la pianura padana con la presenza di numerosi fossi, perfetti per l’irrigazione, dall’altra un terreno prettamente argilloso, impossibile da usare per la semina, ma perfetto per impiantare la vite. Da questa duplice prospettiva nasce la storia della cantina Peri Bigogno che abbiamo visitato lo scorso anno.
Cantina Peri Bigogno
La storia dell’azienda nasce con l’acquisto da parte di Graziella e Adriano Peri di Palazzo Togni con la rispettiva cantina e gli adiacenti vigneti. Fino 1971 la produzione è finalizzata solo all’autoconsumo e alla distribuzione ad amici, ma i buoni risultati ottenuti portano, l’anno successivo, il figlio Mario e la moglie Maria a decidere di imbottigliare il vino migliore facendo nascere le prime etichette.
A partire dalla vendemmia del 1980 una parte delle uve bianche viene utilizzata per produrre il primo spumante Metodo Champennoise, aprendo la strada a quello che trent’anni dopo sarebbe diventato Talento.
Oggi l’azienda è gestita dalla terza generazione composta dal figlio Andrea e dalla moglie Francesca, i quali portano avanti l’azienda con la stessa cura, attenzione e passione per il territorio.
Nei 15 ettari di terreno troviamo principalmente come uve a bacca rossa, Marzemino, Merlot, Cabernet Sauvignon e Pinot Nero. Tra le uve bianche, invece, Chardonnay, ma anche Pinot Bianco e Trebbiano.
La produzione conta vini bianchi fragranti ed aromatici, vini rossi giovani e fruttati, vini rossi complessi e strutturati, vini passiti, grappa e brandy e, soprattutto, spumanti Talento, come il Pas Dosè millesimato che abbiamo degustato e che puoi trovare nel nostro e-shop.
Metodo Classico Pas Dosè – Menzione Talento
Sull’etichetta e il tappo della bottiglia del Pas Dosè Peri oltre alle iniziali di mamma Maria, (MB), la prima a proporre un Pas Dosè nel 1980, è trascritta la sigla Talento. Ma per cosa sta?
Non si tratta di un marchio aziendale, bensì un marchio collettivo. Per la precisione, Talento è un marchio di certificazione, di cui è proprietario il ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che aiuta a definire una tipologia di prodotto ed una categoria merceologica precisa a tutto vantaggio del consumatore finale. Nel caso specifico lo Spumante Italiano.
Ottenuto da uve chardonnay, pinot nero e pinot Bianco, rifermentato in bottiglia (Metodo Classico), con minimo 15 mesi di affinamento sui lieviti e tenore zuccherino inferiore a 12 g/litro.
Nato nel 1996 per volontà dell’Istituto Talento Metodo Classico (ex Istituto Italiano Metodo Champenois sorto nel 1975), il marchio, rappresentato dal simbolo stilizzato del “pupitre”, dal 2005 è utilizzabile da qualsiasi casa spumantistica che rientri nei parametri indicati.
Talento sono oggi tante zone spumantistiche italiane che, tutte riunite, formano una tipologia omogenea di oltre 20 milioni di bottiglie.
Metodo Classico Pas Dosè – Annata 2014, 12,5% vol
Colore: giallo vivace, dal perlage sottile.
Profumi: presenta un bouquet variegato e armonico: dalle note più dolci e evolute di tostatura e pasticceria si passa a sfumature vegetali e fresche, come sentori agrumati.
Gusto: Grazie ad una bolla vivace e una spuma avvolgente, il vino si presenta morbido e cremoso. L’ottima sapidità e la piacevole freschezza rendono la beva molto persistente. Il retrogusto di nocciola e frutta secca lascia un palato intrigante.
Un vero Blanc de Blanc dosaggio zero. Un vino asciutto, dalla bolla importante e persistente. I quasi 5 anni di affinamento rendono il vino morbido, strutturato ed elegante. Le fresche note agrumate intersecate con gli aromi terziari di pasticceria creano un circuito gustativo ricco e armonico. Si dice che a volte il Talento non basti… diciamo che qui basta eccome!
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