Quando dici Bellei dici Cavicchioli e quando dici Cavicchioli non puoi non dire bollicine. Si tratta di un’intersezione indissolubile tra marchio, produttori e prodotto: una sorta di DNA che contiene le informazioni “genetiche” necessarie per produrre spumanti di qualità e innovativi.
Ed è proprio il DNA della famiglia Cavicchioli, produttori di vino da quattro generazioni in quel di Cristo di Sorbara (provincia di Modena), il valore aggiunto dell’azienda Bellei. Quel che è oggi l’Azienda Bellei è il frutto del passaggio di proprietà avvenuto dieci anni fa. Nel 2010, infatti, la famiglia Cavicchioli dopo aver ceduto la storica azienda di famiglia ha rilevato l’intero brand dell’azienda Bellei, diventandone amministratore unico.
Se il nome e il brand sono cambiati ciò che è rimasto intatto, è la passione della famiglia Cavicchioli per il vino e il territorio di produzione. Una passione trasmessa di padre in figlio; oggi, infatti, a seguire l’azienda di Sorbara (la famiglia è proprietaria anche dell’azienda Castelfaglia in Franciacorta) oltre a Sandro (enologo), Claudio (commerciale) ed Umberto (responsabile degli stabilimenti della produzione), c’è anche Carlo, figlio di Sandro e nostro accompagnatore.
Di generazione in generazione
La nostra visita inizia dal vigneto. In particolare da una vigna, la “Vigna di Cristo”. Si tratta di un complesso di viti, all’epoca particolarmente innovativo, impiantate circa quarant’anni fa dal padre di Carlo. L’innovazione era rappresentata dalla densità d’impianto e dalla tipologia dell’impianto stesso, a G.D.C. (Geneva double courtain). Inoltre, proprio da questo vitigno nacque il primo Lambrusco di Sorbara in purezza, precursore di quello che è oggi la DOC del Lambrusco di Sorbara.
Dalla vigna passiamo in cantina, centro del lavoro e della tradizione dell’azienda. Qui, infatti, oltre ai macchinari moderni della produzione sono conservate ancora le attrezzature utilizzate negli anni passati, come la vecchia imbottigliatrice manuale utilizzata dal nonno di Carlo. Insieme all’imbottigliatrice Carlo ci fa vedere anche una vecchia foto che ritrae il nonno Giorgio, insieme ad altri amici, mentre utilizza il macchinario.
In questa foto del nonno, archiviata digitalmente nello smartphone di Carlo, risiede l’essenza dell’azienda Bellei-Cavicchioli: l’orgoglio emiliano che si nutre di dedizione e storia, ma sempre con uno sguardo rivolto al futuro. Proprio quel mix tra passato e futuro ha fatto sì che nel 2003 l’azienda Bellei fosse tra le prime aziende a ri-utilizzare un antico metodo, modernizzandolo: stiamo parlando del metodo ancestrale.
Un metodo antico che guarda al futuro!
L’ancestrale è un vino frizzante o spumante che rifermenta con i suoi lieviti indigeni ed i suoi zuccheri. In Emilia Romagna è prodotto con le uve del territorio come Pignoletto e Lambrusco. Prima fra tutte le aziende a produrre questa nuova tipologia di spumanti fu proprio la cantina Francesco Bellei con alla guida la Famiglia Cavicchioli nel 2003.
Il metodo prevede l’assenza di sboccatura del deposito che formano i lieviti, i quali vengono lasciati all’interno della bottiglia. La bottiglia viene tappata con un tappo corona che favorisce una maturazione del vino “sur-lie” ovvero sui propri lieviti, ma anche un aspetto un po’ velato e opaco, in contrasto con la brillantezza e la luminosità delle bollicine a cui siamo abituati.
La degustazione
Lambrusco Modena D.O.C. Ancestrale. Annata 2018
100% Lambrusco di Sorbara
Il profumo sviluppa un’intensità aromatica di viole e di frutti di bosco. La spuma è discreta e cremosa, ha sapore secco ma pieno. Ha colore rosso velato con bolle fini sempre vive. Il sedimento è il risultato della rifermentazione.
Un vino avvolgente. L’aromaticità, tipica del Lambrusco di Sorbara, lo caratterizza per un naso intenso, tendente al dolce. Al gusto spicca un’acidità “cruda” che ne denota uno stato ancora in evoluzione.
Pignoletto Modena D.O.C. Ancestrale. Annata 2019 (prelievo da botte)
100% Pignoletto
Il profumo sviluppa un’intensità aromatica intensa e franca di fiori bianchi. La spuma è bianca e cremosa e con una lunga persistenza. Di colore giallo paglierino. Il sedimento è il risultato della rifermentazione.
L’affinamento in botte piccola gli dona una piacevole tostatura. Al contempo è presente anche una nota vegetale, caratterizza tipica del Pignoletto.
Cuvée Brut Rosé Metodo Classico. Annata 2015 (sboccatura nel 2019)
50% Chardonnay e 50% Pinot Nero
Il profumo sviluppa un’intensità di sentori di pesca bianca e banana non matura. La spuma è con fitte bollicine persistenti. Ha colore rosa tenue.
Al palato ha ottima sapidità con massima persistenza e morbidezza di qualità molto fine. Il perfetto equilibrio nella percentuale di Chardonnay e Pinot Nero è trasferito anche nel bicchiere.
Cuvée Brut Francesco Metodo Classico. Annata 2012 (6 anni sui lieviti)
60% Chardonnay e 40% Pinot Nero
Il profumo rivela sfumature speziate e frutta matura. Il perlage è fine e persistente, riflette bagliori di luce. Ha colore paglierino carico.
Al palato è di buona freschezza, morbido e di notevole persistenza, con forte carattere personale dovuto all’affinamento sui lievi per oltre 72 mesi.
Ogni vino assaggiato ha rispecchiato a pieno la filosofia dell’azienda Bellei, legata sì alla tradizione, ma sempre con uno sguardo rivolto all’innovazione. Tradizione ed innovazione che si sposeranno alla perfezione anche nella nuova area hospitality che l’azienda sta costruendo all’interno della struttura originale. Una nuova zona ideata per accogliere al meglio ogni visitatore raccontando attraverso vini ed oggetti del passato (come le diverse etichette della Cavicchioli conservate) la storia e il percorso che hanno reso la Francesco Bellei un’azienda portata all’eccellenza.
Informazioni utili
- Luogo: Cristo di Sorbara, via Nazionale 130/132 – Bomporto (Mo)
- Tipologia vini: Spumanti
- Degustazione: solo su prenotazione
- Shop: all’interno dell’azienda