Ho sempre pensato che bere una bottiglia di vino con qualcuno fosse il gesto più naturale per condividere dei bei momenti. Una bottiglia di vino suggella quasi sempre qualcosa. Intorno al vino si annidano ricordi spesso molto vividi. Quasi come se fosse una piccola magia, quella del vino, della bottiglia, della vite e della sua storia.
Questa sera mi ritrovo qui, seduta a un tavolo con un mio caro amico. Abbiamo vissuto tante cose insieme io e lui. Party, viaggi, notti stellate, litigi e grandi riappacificazioni.
Come spesso accade viviamo in città diverse e ci vediamo poco. Ma stasera è tutto un po’ speciale perché abbiamo del tempo da regalarci.
Ho scelto per l’occasione una bottiglia di Monogram Rosè Franciacorta. Già il nome mi fa impazzire. Non solo, è un vino raffinato e complesso. Come il mio amico.
Andrea sostiene che il rosè, con bollicine magari, sia il vino delle donne. E quando andavamo a mangiare il pesce al ristorante, lo ordinava sempre. Per farmi felice. Anche se io preferivo il bianco fermo. Ma non gliel’ho mai detto.
Ecco qui Andrea. Assaggia questa delizia e dimmi cosa ne pensi. Che meraviglia il vino, vero?
Credo davvero che il vino sia magico.
Era un giorno di marzo. Ero in Umbria, mi ero concessa una meravigliosa vacanza solitaria fuori stagione. La giornata era fredda e frizzante e da lassù vedevo tutto Montefalco, un borgo stupendo e a perdita d’occhio, i vigneti.
Avevo voglia di mangiare qualcosa e bere un buon bicchiere di vino.
Sono entrata in un piccola osteria, muri a pietra e il camino acceso.
Non mi ero accorta fosse ormai tardi per il pranzo, il personale e il cuoco, ancora con il cappello, stavano mangiando insieme. Mi hanno accolto con un sorriso e, come se fosse del tutto naturale, mi hanno invitato a sedermi al loro tavolo.
“Se vuole è rimasto un piatto di strangozzi e naturalmente un bicchiere del nostro Sagrantino di Cantina Antonelli”. Le premesse erano molto buone. Così mi sono seduta con loro.
Quando ho assaggiato il vino, rosso rubino intenso e deciso, come piace a me, mi è partito un sorriso che il cuoco voleva quasi applaudire… Un pranzo stupendo, fuori dal tempo.
Mi viene in mente anche la Sicilia, l’estate scorsa che camminando sull’Etna ho sentito l’aria calda, africana avvolgere ogni cosa. E quando siamo scesi ci siamo chiesti, dopo il tour pazzesco sul vulcano, come potesse essere il vino da quelle parti. Aria africana, sole potente e terra di lava. Abbiamo deciso di entrare nella cantine Nicosia dove abbiamo assaggiato questo Etna Bianco sensazionale. Solo nell’annusare il profumo del vino, ricordo di aver percepito ancora più netta la sensazione di natura selvaggia. Ho alzato il calice e inquadrato nel vino giallo brillante, laggiù in fondo, l’Etna sbuffare. Brividi.
Poi sì certo, la bottiglia di vino ha anche suggellato momenti semplici e di grande festa. Non posso dimenticare la gioia e l’eleganza dello spumante a tutto pasto. Oltrenero Cuvèè Brut, i calici tintinnanti di questo spumante classico e dal sentore di pane fragrante hanno accompagnato il matrimonio di mia sorella. Il colore del vino, l’eleganza delle sue bollicine nei bicchieri e il perfetto connubio con il menù, sono stati lo sfondo di una giornata indimenticabile.
Oppure, a proposito di momenti semplici quanto intensi e impressi nella memoria, penso a quando mia figlia ha compiuto un anno.
Abbiamo organizzato un aperitivo colorato, come è giusto che fosse per una bambina dolce e allegra. La festa era piena di palloncini e pizzette per i piccoli e musica e finger food più strutturati per i nostri amici.
E il vino? Oddio come avevo potuto non pensarci?? Ero stata talmente presa dai preparativi che mi ero dimenticata. Per fortuna ci aveva pensato il papà. E ci aveva azzeccato.
Il brindisi venne coronato con il Sangiovese Rosato di Borgo Condè. Bastava l’etichetta a renderlo perfetto per questo momento. Il colore aranciato e le note di frutta e fiori davano gioia al palato e a tutta la festa.
Mia figlia non se lo ricorda, ma è stato un giorno speciale. Lo dicono anche le mie amiche.
Che abbia ragione tu Andrea, il rosè è femmina?
Questo momento-ricordi si conclude qui perché io e Andrea ci siamo uniti ad altri amici e stiamo mangiando un’ottima grigliata. Camilla per la cena ha portato una bottiglia di Nero, un Morellino di Scansano,di un rosso scintillante, dal sapore equilibrato e piacevole, acquistato dopo una degustazione a Villa Acquaviva. Ci ha trascorso qualche giorno di vacanza, dice che è un posto meraviglioso, a Manciano, nel cuore della Maremma.
Dopo esserci coccolati con un sorso di questo vino morbido e armonioso, siamo curiosi di sapere tutto del suo viaggio in Toscana tra mare e cantine.
Ogni vino ha un ricordo, perché ogni vino ha una storia. E’ qui la magia.
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La selezione di vini è superba:
-1 bottiglia di Franciacorta Rose Monogram: é la Cuvèe di prestigio di Castel Faglia ottenuta dai migliori vitigni grazie all’ottimale esposizione dei centenari terrazzamenti .
-1 bottiglia di Montefalco Sagrantino Antonelli: vino color rosso rubino intenso, olfatto ricco e potente, tipicamente caratterizzato da note di frutta ed erbe aromatiche.
-1 bottiglia di Monte Gorna Etna Bianco Bio: un vino bianco eccezionale, alla vista si presenta in tutta la sua maestosità, di un colore giallo intenso e brillante.
-1 bottiglia di Oltrenero Cuvée Brut: vino con un ottima persistenza , color giallo paglierino tenue, con abbondante spuma soffice e perlage finissimo.
-1 bottiglia di Rosé Sangiovese, Tenuta Borgo Condé: un vino energico ed elegante, ideale per accompagnare aperitivi e buffet.
-1 bottiglia di Nero Villa Acquaviva: un vino fresco e piacevole da bere in ogni periodo dell’anno, ottimo equilibrio tra acidità, sapidità e tannicità.
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