Azienda Agricola Le Strie: dove il Nebbiolo delle Alpi si trasforma in poesia
Il nostro viaggio alla scoperta dei grandi vini italiani continua senza sosta: la tappa odierna, infatti, ci porta in Valtellina, quella vastaarea alpina in provincia di Sondrio, al confine con la Svizzera, circondata dalla catena retica da un lato e da quella orobica dall’altro.
Una valle estremamente lunga, che si estende in direzione ovest-est per circa 200 km fra il Lago di Como e il Passo dell’Aprica, conun’escursione di altitudine che va dai 200 metri del suddetto lago ai 4049 metri del Piz Bernina. Informazione,quest’ultima, non trascurabile, in quanto le differenti quote delle aree intorno alla valle determinano una grande varietà di ambienti, tra i quali annoveriamo i famosi terrazzamenti sostenuti da muretti a secco dei vigneti che abbiamo avuto il piacere ammirare proprio durante la nostra visita all’azienda agricola Le Strie di Teglio (SO), una piccola realtà che dà vita a grandi vini.
La Valtellina e i suoi terrazzamenti
Per capire appieno la filosofia e la personalità dei vini che andremo a degustare dobbiamo fare un passo indietro, soffermandoci sull’unicità e sulla composizione di questo territorio, che tutt’oggi è l’area terrazzata più vasta d’Italia, annoverando oltre 850ettari di vigne. Una meta, tra l’altro, gettonatissima da professionisti e winelovers, che qui hanno modo di apprezzare le mille sfumature del famoso Nebbiolo delle Alpi nelle cantine vitivinicole che costeggiano la famosa Strada del Vino, una panoramica lunga 67 km che da Ardenno conduce a Tirano. Altrettanto caratteristica la Via dei Terrazzamenti, situata sul versante delle Alpi Retiche ad una quota compresa tra i 300 e i 700 m; si tratta di un percorso di 70 km che collega Morbegno a Tirano e racconta la storia e la grandezza del lavoro dell’uomo, che è riuscitoa rendere coltivabile le pendici di queste montagne. Non a caso, in Valtellina, si parla spesso di “viticoltura eroica”.
Perchèviticoltura eroica?
Perché tutte le fasi di coltivazione e raccolta avvengono manualmente, senza il supportomeccanizzato, per ovvi motivi legati al territorio impervio e molto complesso da lavorare. L’azienda che abbiamo visitato oggi, Le Strie, da sempre adotta un’agricolturaeco sostenibile, nel pieno rispetto delle risorse naturali quali acqua, fertilità del suolo e biodiversità, che non prevede l’utilizzo di sostanze chimiche inquinanti.
Il vino della Valtellina: il Nebbiolo delle Alpi
Per molti anni sottovalutata, l’area vinicola valtellinese è una tra le più importanti della Lombardia: grazie a un terroir unico al mondo, caratterizzato da biodiversità e variabilità dal punto di vista geologico, morfologico e ambientale, diventa il luogo ideale in cui produrre eccellenti vini dal grande potenziale diinvecchiamento. Una terra aspra, circondata dalle importanti vette che la proteggono dai venti e colpita da modeste precipitazioni; fattori che hanno permesso al vitigno Nebbiolo di diventare un grande protagonista. Un vitigno dalla maturazione tardiva che ha saputo creare nel corso dei secoli un connubio perfetto con questa terra, dando alla luce vini di estrema qualità, dotati di straordinaria eleganza.
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Curiosità: Il nebbiolo in Valtellina si chiama Chiavennasca e concorre alla produzione di ben due DOCG, il Valtellina Superiore e lo Sforzato di Valtellina
Il nebbiolo è uno deivitigni più antichi d’Italia, la cui coltivazione era già conosciuta durante il Medioevo, che deve il nome alla nebbia che spesso compare nei vignetidurante la vendemmia, da metà a fine ottobre. Localmente chiamato Chiavennasca e considerato a tutti gli effetti autoctono della zona, è altresì uno dei vitigni di maggior pregio in quanto è in grado di produrre vini molto strutturati e longevi, tra cui appunto le due etichette cheAmantidivino.it ha selezionato per voi, il Valtellina Superiore DOCG e lo Sforzato di Valtellina DOCG. Le cantine e le aziende vinicole della provincia di Sondrio, tra cui la protagonista della nostra degustazione odierna, l’azienda Le Strie, con sede a Teglio, sono rappresentate dal Consorzio per la Tutela dei Vini di Valtellina, l’unico in Italia da potersi fregiare di ben due Docg: Valtellina Superiore e Sforzato di Valtellina (Sfursat). Le altre denominazioni del territorio sono il Rosso di Valtellina Doc e l’Igt Retiche di Sondrio.
Le Strie
Piccola realtà di viticoltori nata nel 2002 e rinomata per la produzione di grandi vini rossi da uve Nebbiolo. L’azienda, a conduzione famigliare, può contare sulla conoscenza e sull’esperienza di Stefano, la moglie Luciana, e il socio Paolo, la cui filosofia, da sempre, è quella di produrre eccellenti vini che siano perfetta espressione del territorio. Due gli ettari di vigneto di proprietà, dai quali si arrivano a produrre circa 10mila bottiglie, con una resa per ettaro molto inferiore da quanto previsto dal disciplinare, e un conseguente miglioramento di colore, struttura e corposità del vino, a conferma del fatto che la qualità è requisito imprescindibile. L’amore incondizionato per il territorio, unito alla passione e alla dedizione per la viticoltura, rigorosamente ecosostenibile, fanno il resto.
Ladegustazione dei vini dell’azienda agricola Le Strie
Valtellina Superiore Superiore DOCG 2008
95 % Nebbiolo Chiavennasca e il rimanente 5 % da Rossola, Pignola e Brugnola provenienti dalle sottozone “Sassella” e “Valgella”.
Raccolta a mano per entrambe le sottozone, rispettivamente in cassette da 25 kg e 4 kg, a distanza di una settimana.
Pigiatura immediata in assenza di raspi per i grappoli dalla sottozona Sassella, mentre quelle provenienti da Valgella rimangono in appassimento per circa un mese prima della vinificazione.
Segue una fermentazione in vasca acciaio inox, con permanenza sulle bucce, una maturazione di 18 mesi in botti di rovere di media capacità, un’ulteriore permanenza di 6 mesi in serbatoi di acciaio e 9 mesi di affinamento in bottiglia.
Alla vista si presenta di color rosso granato intenso, con una bella densità. All’olfatto è un tripudio di profumi che si alternano piacevolmente, dai frutti rossi maturi al bouquet di fiori secchi, poi spicca la violetta, e poi ancora arrivano sentori di spezie, erbe officinali e lei, la liquirizia. Un vino articolato e complesso, non solo al naso, ma anche in bocca: al primo sorso si presenta caldo, deciso, pulito ed equilibrato, con la giusta nota tannica. Non mancano freschezza e lunga persistenza. In sintesi un vino fine, elegante e decisamente armonico.
Sforzato di Valtellina DOCG 2013
100% Nebbiolo Chiavennasca
anche in questo caso le uve sono provenienti per il 20% dai vigneti aziendali compresi nella sottozona Sassella e per l’80% da quelli della sottozona Valgella.
Le uve vengono lasciate in appassimento in fruttaio fino alla fine di dicembre o gennaio, poi si procede con la pigiatura e la vinificazione, che prevede una lunga fase di macerazione e fermentazione in acciaio con lieviti indigeni, a cui seguono fermentazione malolattica e affinamento di 24 mesi in grandi botti di rovere. L’affinamento si completa in bottiglia con altri 5 mesi di riposo.
Un vino che ammalia a prima vista, con il suo color rosso amaranto intenso e una bella consistenza. Le aspettative non deludono all’analisi olfattiva, che lo delinea intenso e complesso, con note di frutta rossa matura, in confettura e sotto spirito, completate da un ampio bouquet floreale e una trama speziata. Sul finale, anche qui, arriva la liquirizia, avvolgente e piacevole. In bocca si completa la poesia: è caldo, ma morbido e avvolgente, rotondo il tannino, con una nota di piacevole acidità e freschezza. Un vino complesso, strutturato e di corpo, ma non pesante. Un vino di personalità che invita, bicchiere dopo bicchiere, alla convivialità.

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